Aggiornato 28.1.2024, 15.4.2024.
CIL XV 200-399
CIL XV 200* Fig. SAO inv. 22388.
Forma: 210
Sig. 7.5. Lett. 0.8-1.5. Lin. 1, 2.
1. AT^IM^ET^I·VIBIA^ES·EX FIGLIN^IS NOV·
Atimeti Vibiaes ex figlinis Nov( ).
Edizioni. LSO 221. M. Nota Santi, 'Regione II - Tempio del Divo Claudio', BCom 90.2 (1985), 311. Braito 2020, 319s. Cat. 154.
Commenti. Lo scioglimento del nome delle figlinae in Nov(ae) è dubbio. La sezione Domitianae Novae è attestata solo da Marco Aurelio in poi; sulla base della forma i due bolli di Atimetus si datano in età traianea. È probabile che le f. Nov., forse proprietà di Vibia, siano del tutto indipendenti dalle Domitianae. Cfr. il commento di Dressel; Steinby 1974-75, 40; L. Camilli, 'Nov(ae) figlinae', in LTURSub IV (2006), 121.
Paleografia. R. 1, i punti VIBIA^ES· e NOV· non notati da Dressel.
Datazione. Dressel: saec. I; Steinby 1974-75, 40: prima età traianea o forse più antico.
CIL XV S. 49 compl.
Forma: 535
1. ATIMETVS·VIBIA^E·EX·F stella N stella
Atimetus Vibiae ex f(iglinis) N(ov.).
Edizioni. Steinby 1974, 81.
Commenti. V. CIL XV 200.
Paleografia. EX F·N Bloch.
Datazione. Steinby 1974-75, 40: prima età traianea.
CIL XV 201 Fig. SAO inv. 20008.
Forma: 540
Sig. 10.5, orb. 3.3. Lett. 1.1, 0.9. Lin. 1, 2, 2.
1. EX PR IMP M AVRELI ANTONINI EX FIG
2. NOIS OP DOL CALXI CRESCEN
nux pinea inter duos ramos palmae
Ex pr(aedis) imp(eratoris) M. Aureli Antonini ex fig(linis) No<v>is op(us) dol(iare) Cal⌈v⌉i Crescen(tis).
Edizioni. LSO 222.
Paleografia. R. 2, A in CALXI senza il tratto orizzontale. Nel signum la palmetta a destra è capovolta.
Commenti. Il distintivo si ripete in CIL XV 727 di Faustina Augusta, dove le figlinae non vengono menzionate. Evidentemente Calvius Crescens ha continuato l'attività nelle Novae, che devono essere passate a Marco Aurelio alla morte di Faustina.
Datazione. Aa. 176-180. Bukowiecki 2016, 200 n. 67 Ostia, Grandi Horrea, con CIL XV 718 e 1204 dell'a. 161 d.C.
CIL XV 202 Fig. SAO inv. 21785.
Forma: 550
Sig. 9.8, orb. 2.2 ca. Lett. 1.2. Lin. 1, 2.
1. EX PR AVG N FIGL NOV COR SVC
ramus palmae stans subversus
Ex pr(aedis) Aug(usti) n(ostri) figl(inis) Nov(is) Cor(neli) Suc(cessi).
Edizioni. LSO 223.
Commenti. Il signum si ripete nel commodiano (?) CIL XV 741 di un Successus.
Datazione. Steinby 1974-75, 40 n. 6: verso la fine del II sec., forse anni 193-198, ma la forma è piuttosto severiana.
CIL XV 203 Fig. Graham 2013, fig. 5.10 B2.
Forma: 550
Sig. 9.5, orb. 1.5. Lett. 1.0.
1. OP DOL EX PR AVG N FIGL NOV
2. SABINIA INGENVA·
ramus palmae stans subversus
Op(us) dol(iare) ex pr(aedis) Aug(usti) n(ostri) figl(inis) Nov(is) Sabinia(e) Ingenua(e).
Edizioni. Righini 1975, 55 N. 26 (= CIL XV 203.13). Graham 2013, 128 B2, fig. 5.19 B2 (fr., fot. di R. Ferraby).
Datazione. Steinby 1974-75, 40 n. 4: aa. 212-217. Bloch 1947, 298. Rinvenuto nelle Terme di Caracalla (Bloch 1947, 289; DeLaine 1997, 250s.).
CIL XV 204 Fig. Cozzo 1936, fig. 105; SAO inv. 27576.
Forma: 530/540
Sig. 10.0 ca., orb. ?. Lett. 1.4, 1.0. Lin. 1, 2, 2.
1. OPVS DOLIARE·EX·PRAEDIS
2. DOMINI·N·ET·FIGL·NOVIS
piscis ss.
piscis ds.
Opus doliare ex praedis domini n(ostri) e⌈x⌉ figl(inis) Novis.
Edizioni. Cozzo 1936, fig. 105 (completo). LSO 224. Anderson 1991, N. 24. Gasperoni 2003, 227 N. 38, tav. CXVII.1-2. Kurzmann 2005, 11 N. 7, dis.
Paleografia. Timbri diversi: CIL XV 204.20 è più piccolo. In Anderson le misure sono diverse: Lett. 1.1-1.3, 0.6-0.8. R. 1, OPVS· con punto Dressel. Punti assenti in L. Paroli 1991, 152-172, spec. 163 N. 33. Mocerino 2014, 476 figg. 8 e 10 pubblica due fotografie, nella seconda si vede accanto al bollo un graffito interpretato come un pesce.
Commenti. Per l'ipotesi (scartata) che i pesci, segno dello zodiaco, sia un distintivo personale dell'officinatore Steinby 2016, 612.
Datazione. Steinby 1974-75, 40: fine del II secolo.
CIL XV 205* Fig. SAO inv. 23437.
Forma: 550
Sig. 10.0, orb. 2.3. Lett. 1.1, 1.0. Lin. 1, 2, 2.
1. OP·DOL·EX·PR·AVGG NN FIG·NOV^AS
2. FONT·PROCLI·E^T INGENV^A
protome Solis radiati ss., ad s. globus, ad d. flagellum
Op(us) dol(iare) ex pr(aedis) (duorum) Aug(ustorum) n(ostrorum) fig(linas) Novas Font(ei) Procli et Ingenua(e).
Edizioni. Cozzo 1936, fig. 85 (fr.). Righini 1975, 55s. N. 27 tav. V.2 (= CIL XV 205.12). LSO 225. Anderson 1991, 34 N. 25 (Lett. 0.8-0.9, 0.7-0.9), 119 N. 308 (diam. bollo 7.4). Cooley 2019, 95 N. AshLI 263. Felle 2021, 372 N. 48.
Paleografia. R. 1, PR· con punto Dressel e Righini; FIG· con punto Dressel; r. 2, il punto PROCLI· non notato da Dressel e Righini. Correzioni ad Anderson Steinby 1993, 493; Righini 1994, 275.
Commenti. Cfr. il simile signum in CIL XV 744, dove né l'officinatore, né le figlinae sono nominati. L'officinatrix compare con il nome completo, Sabinia Ingenua, nel bollo CIL XV 203.
Datazione. Steinby 1974-75, 40: aa. 205-211. Rinvenuto nelle Terme di Caracalla (dubbi in Bloch 1947, 298 rigettati da DeLaine 1997, 254).
CIL XV 206
Forma: 210
1. OP DOL EX PR C 'F[---]
2. COS·II FIGLIN NOVA'S
navis velis instructa ds. vehitur
Op(us) dol(iare) ex pr(aedis) C. F[[ul(vi) Plaut(iani) c(larissimi) v(iri) pr(aefecti) pr(aetorio)]] cos. II figlin(as) Novas.
Commenti. Dressel non commenta la mancanza della fine della r. 1, che potrebbe essere dovuta alla rottura del timbro o a una impressione difettosa. Se si trattasse di una abrasione volontaria, ci si aspetterebbe di vedere eliminato tutto il nome di C. Fulvius Plautianus. Sarebbe da controllare l'unico esemplare conosciuto (Parigi, ex coll. Fossati).
Datazione. Aa. 203-204 (cfr. Steinby 1974-75, 40).
CIL XV 207* Fig. Righini 1975, tav. VI.2.
Forma: 540
Sig. 10.0, orb. 3.3. Lett. 1.2, 1.1, 1.0. Lin. 1, 2, 2.
1. EX·FIG·FAB·SEI·ISAVR·O D·A^B·L·FA^D·PASS
2. SERVIANO _I_I_I ET·VARO
3. COS
passer ds.
Ex fig(linis) Fab(ianis) Sei(ae) Isaur(icae) o(pus) d(oliare) ab L. Fad(io) Pass(aro) Serviano III et Varo cos.
Edizioni. Ihm, CIL XI, p. 1015 ("la Chiaruccia". NSc 1888, 132 (Centocelle,sepolcreto cristiano). Cozzo 1936, fig. 128 (completo). Righini 1975, 59s. Nn. 32a-b tav. VI.2 (= CIL XV 207.5). Stanco 2006.2, 268 N. 29.1. Stanco 2012, 215s. N. 3.1, fig. 3.
Paleografia. R. 1, i punti FIG·, FA^D· non notati da Dressel.
Commenti. L'introduzione del signum parlante, in questo bollo e in CIL XV 674, forse segnala un cambiamento amministrativo; Bodel 2005, 85. Degno di nota è il fatto che nell'anno 134 L. Fadius Passarus è stato attivo contemporaneamente in due figlinae di Seia Isaurica dopo aver lavorato nelle f. Aristianae, sempre della stessa domina.
Datazione. A. 134.
CIL XV 208 = CIL XV S. 50 compl.
Forma: 530/540
1. L LVRI PRI^MIT^IVI OP DOL [E]X FIG FA^B
2. IAN SEIA^E ISAVRIC
nux pinea
L. Luri Primitivi op(us) dol(iare) [e]x fig(linis) Fabian(is) Seiae Isauric(ae).
Edizioni. G. Gatti, NSc 1892, 348. Steinby 1978-79, 61 N. 10.
Commenti. Gatti completa la descrizione del signum. CIL XV S. 512 rivela che L. Lurius Primitivus ha prodotto anche doli.
Datazione. Steinby 1974-75, 40: non ancora datato con precisione.
CIL XV 209 Fig. SAO inv. 21289.
Forma: 540
Sig. 9.3, orb. 3.4. Lett. 1.1, 1.0. Lin. 1, 2, 2.
1. BARBAR E^T REGVL COS EX OFIC FAVI
2. FL APRI OP D FAD EVH^EL^P
aper ds. currens
Barbar(o) et Regul(o) cos. ex ofic(ina) Favi(ana) Fl(avi) Apri op(us) d(oliare) Fad(i) Euhelp(isti).
Edizioni. CIL XII 5678.7. Di Vita 1966, 17 N. 4, tav. IV.b. LSO 226. Disegno in Ploux 2022, fig. 2 (da A. Aurès, Marques de fabrique du Musée de Nîmes publiées en fac-similé. Nîmes 1876, pl. XX.212).
Commenti. Come nota Di Vita, Bloch 1947, 270 Nn. 53-57 da in r. 2 O D invece di OP D, probabilmente uno dei rarissimi errori di stampa nei suoi volumi. L. Camilli, LTURS II (2004), 235 scioglie ex Favi(anis) ofic(inis). Il signum parlante allude ovviamente al cognomen del dominus. Nel suo unico esemplare Di Vita vedrebbe piuttosto una testa di ariete in altissimo rilievo. Il bollo è stato impresso con lo stesso timbro dell'es. di LSO, ma fratturato e con il centro evidentemente sfondato.
Datazione. A. 157.